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giovedì 14 agosto 2008

Terremoto in Cina: la ricostruzione costerà 94 miliardi di euro

Terremoto in Cina: la ricostruzione costerà 94 miliardi di euroSaranno necessari 94 miliardi di euro per la ricostruzione della parte centrale della Cina, colpita da un potente terremoto il 12 maggio 2008. Lo ha scritto il quotidiano ufficiale China Daily.

La bozza del piano per la ricostruzione pubblicata questa settimana dalla Commissione per lo sviluppo nazionale e le riforme prevede nuove abitazioni per oltre tre milioni di unità familiari, oltre alla creazione di posti di lavoro per circa un milione di persone. Circa 3.400 scuole dell'obbligo dovranno essere ricostruite nel Sichuan e nelle province limitrofe di Gansu e Shaanxi, ha riportato il quotidiano. Su altre 2.600 saranno necessari interventi di manutenzione. Migliaia di bambini morirono a seguito del crollo delle loro scuole, costruite con materiali scadenti, provocato dal sisma. Le tragedie hanno assunto una connotazione politica, con i genitori dei bambini morti che hanno organizzato proteste per chiedere indagini.

Quasi 70mila persone persero la vita nel terremoto del 12 maggio e 5 milioni sono rimaste senza casa nelle tre province colpite: si tratta della più grave calamità naturale in Cina dell'ultima generazione.

Secondo la Xinhua, il terremoto ha provocato perdite economiche dirette per 78 miliardi di euro. Le autorità del Sichuan hanno annunciato di voler ricostruire entro tre anni le comunità; il primo ministro cinese Wen Jiabao ha aggiunto che la ricostruzione nelle altre due province dovrebbe essere completata entro il 2010.

Subito dopo il terremoto, la Cina ha istituito un fondo per la ricostruzione di 6,4 miliardi di euro. Il terremoto ha ridotto in povertà quasi un milione e mezzo di agricoltori.

venerdì 4 luglio 2008

Grazie Zheng Jie!

Zheng JieC'è una bella tennista cinese, la giovane Zheng Jie, che ha appena ottenuto un eccellente risultato a Wimbledon. Mai una cinese era arrivata così in alto in uno Slam, ed è anche la prima tennista nella storia giunta in semifinale a Wimbledon partendo dalle qualificazioni!
La piccola grande Jie, che sembrava scomparire mentre faceva il suo ingresso sul centrale con la titanica Serena di fianco, è riuscita a sfiorare addirittura la finale, fermata a un passo dal sogno solo dalla forza e dall'esperienza della navigata Williams.

La graziosa atleta cinese ha dato a tutto il circo del tennis mondiale una vera e propria lezione di stile, affermando pubblicamente di voler destinare la totalità del suo premio, circa 187 mila dollari, non a una casa sfarzosa sulla costa della Florida, comune a tanti altri tennisti, ma alle vittime del terremoto che ha devastato la provincia del Sichuan, di cui Zheng Jie è originaria. Zheng Jie donerà la parte del premio che le sarà riconosciuta, il resto sarà incassato dalla Federazione e dal Governo cinese.

Zheng JieBello, bellissimo, ma niente di nuovo per chi conosce la Cina: le ragazze di Chengdu sono infatti soprannominate Spicy Girls :-) e Zheng Jie, di Chengdu, con l'immancabile rossetto rosa come la pelle chiara, indice di bellezza e personalità, rappresenta bene la categoria. Anche il forte senso della Patria e le radici profonde nella propria terra, sono ideali tipicamente cinesi che noi occidentali abbiamo perso da tempo.

Questa è cultura cinese: "Penso che manderò nel Sichuan anche i soldi vinti a Wimbledon - dice Zheng - perché la mia città ha diritto di stare bene, di vivere la propria vita e io voglio contribuire". Pietà filiale, radici familiari. Confucianesimo. "L'importante è vincere e non far vedere che hai vinto". Modestia, magnificare gli altri sorvolando sulle proprie qualità.

Una bella lezione, non solo di grande tennis. Grazie Zheng Jie!

Zheng Jie

sabato 17 maggio 2008

Iniziative per lo Sichuan

Il 12 maggio un terribile terremoto ha colpito la provincia di Sichuan - zona centrale della Cina – radendo al suolo intere città, e con esse, tragicamente anche i loro abitanti. Si parla di 20mila morti, forse 40mila. I numeri crescono di ora in ora, e tutt’ora è difficile fare una stima della dimensione reale di questa tragedia.

AssocinaPer questo, Associna - Associazione seconde generazioni cinesi - si è attivata per raccogliere aiuti con lo scopo di supportare le attività di salvataggio e ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto. I canali attivati sono molteplici.

Associna sta seguendo le diverse attività promosse dalla maggioranza delle associazioni cinesi di tutta Italia, per poi pubblicare sul proprio sito un resoconto di tali attività e le modalità per supportarle.

Le prime iniziative concrete si avranno a Prato e Firenze, dove, con la collaborazione dell’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi in Italia (CSSUI), è stato formato un gruppo di 50 ragazzi impegnati nella raccolta di fondi sia a Prato che a Firenze. Saranno tutti vestiti con una maglietta che richiama i tragici fatti dello Sichuan. Venerdì 16 saranno a Firenze, sabato 17 verrà installata una postazione a Prato, in via Pistoiese (nei pressi della banca Unicredit, numero civico 142), aperta dalle 14:00 alle 17:00 a tutte le persone anche non cinesi che vogliano dare un contributo per le vittime del terremoto.

Invitiamo quindi tutte le persone sensibili alla causa a partecipare.

Sono inoltre previste iniziative anche a Roma e Milano, ma soprattutto è attiva su www.associna.com la possibilità di contribuire tramite donazioni online.

Ulteriori aggiornamenti li potrete trovare sul sito di Associna.

Come aiutare le vittime del terremoto

Chi volesse dare il proprio contributo per aiutare le vittime del terremoto nello Sichuan può farlo sia attraverso donazioni di sangue, di cui c'è estremo bisogno, che attraverso versamenti bancari. Per quest'ultimi, questa pagina web contiene tutti i dettagli utili:

http://chinadigitaltimes.net/2008/05/red-cross-society-of-china-receiving-donations-for-sichuan-earthquake/

Per quanto riguarda le donazioni di sangue, a Pechino è possibile andare al Beijing Red Cross Blood Center (www.brcbc.org), oppure al Beijing United Family Hospital, gestito da personale straniero, Jiangtai Road Chaoyang District, tel. 010-6433-3960.
Questo è il sito della Croce Rossa cinese:
www.redcross.org.cn/english/

Terremoto Sichuan

La conta

Terremoto SichuanChiedo scusa ai 2 o 3 lettori del mio piccolo blog se in questi giorni non riesco a scrivere d'altro, la tragedia del terremoto in Sichuan è veramente di proporzioni difficilmente immaginabili, in Italia. I media del Belpaese stanno cominciando a parlarne sempre meno e sempre più tardi, in 30 secondi di servizio tv prima delle notizie sportive, ma l'emergenza c'è ancora, così come la commozione.

L'aspetto più crudele è la conta, nella propria rete di amicizie e relazioni. Raggiungere su Msn o Skype un collega, un amico, un parente lontano e aver paura di chiedergli come va?, ...e la tua famiglia?. Guardare quel mucchio di contatti di Chengdu e dintorni offline e pensare che forse rimarranno così per sempre è straziante. A volte è meglio non sapere...

giovedì 15 maggio 2008

Forse 50.000 vittime in Sichuan

Potrebbe arrivare a 50.000 vittime il bilancio del terribile terremoto che lunedì scorso ha devastato la Cina sud-occidentale, secondo la stima dell'agenzia di stampa nazionale Xinhua che cita i soccorritori.

Al momento le morti accertate del sisma di magnitudo 7,9 sono circa 20.000, ma sono più di 25.000 le persone ancora sotto le macerie nelle aree più colpite della provincia del Sichuan, nella quale i primi soccorsi sono giunti da poco.

I dispersi sono fra i 30.000 e i 60.000, a seconda delle fonti; i feriti oltre 60.000, di cui 12.500 circa in gravi condizioni.

Taiwan e Giappone sono in prima linea nella cooperazione con la Cina per fornire aiuto alle popolazioni colpite dal sisma. Un apparecchio della Air Macau carico di aiuti taiwanesi alle vittime del terremoto che ha colpito il Sichuan decollerà oggi alla volta di Chengdu, capoluogo della provincia cinese; nel pomeriggio dovrebbe decollare un Boeing 747 cargo della China Airlines (la principale compagnia aerea di Taiwan). Una squadra giapponese sarà il primo gruppo di esperti stranieri che la Cina acconsente a far entrare nell'area colpita dalla tragedia.

Mappa Sichuan

martedì 13 maggio 2008

Dopo il terremoto in Cina

SichuanAnche oggi nella regione colpita dal terremoto è stata ancora avvertita una forte scossa. Alle 15,10 ora locale, le 8,10 in Italia, la scossa ha investito Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, devastata ieri dal terremoto di 7,8 gradi sulla scala aperta Richter che ha provocato come minimo diecimila morti.

Il bilancio ufficiale delle vittime è al momento di 11.921 persone, secondo una nota diffusa dal Ministero nel pomeriggio.

La reazione della Cina - e dei cinesi - a questo terribile disastro è stata immediata. Meno di due ore dopo la prima scossa con epicentro nel distretto di Wenchuan, registrata alle 14,28 ora locale, il primo ministro Wen Jiabao annunciava di essere in volo per le zone del disastro e il presidente Hu Jintao intimava alla popolazione e ai funzionari locali di prodigarsi con gli aiuti. Minuti dopo la scossa l'Internet cinese, la televisione e le agenzie ribollivano di notizie, anche se tutte parziali e frammentarie.

Le risorse stanziate dal governo di Pechino in aiuti per il terremoto ammontano al momento a 360 milioni di yuan, pari a 52,16 milioni di dollari Usa.

Mentre il leader buddista Dalai Lama prega per le vittime e si dice profondamente rattristato dal disastroso sisma che ha colpito ieri il Sichuan, il presidente uscente di Taiwan – l’indipendentista Chen Shui-bian – invita il ministero degli Esteri e le Organizzazioni non governative dell’isola a "fare di tutto" per aiutare la popolazione cinese. Taipei è pronta a inviare aiuti e collaborare con la comunità internazionale per portare soccorso ai feriti.
Il portavoce del Ministero degli Esteri, Qin Gang, ha già espresso parole di ringraziamento nei confronti di tutti i membri della comunità internazionale che hanno dichiarato la propria disponibilità ad inviare aiuti alla Repubblica Popolare Cinese. Tra questi la Commissione Europea, gli Stati Uniti e l’Italia. L’unico Paese che già da ieri aveva radunato squadre di soccorso, elicotteri e altre unità di crisi in modo che fossero pronte ad intervenire non appena la Cina avesse richiesto ufficialmente assistenza è il Giappone.

Era dal 1976 - quando proprio pochi giorni prima della morte di Mao il terremoto di Tangshan uccise 300.000 persone - che non si verificavano sismi di tale portata in Cina.

E purtroppo, con le vittime ancora da contare, si assiste già allo sciacallaggio mediatico. Alcune agenzie hanno ripreso la notizia, non confermata da nessuna autorevole fonte cinese, che il 7 maggio scorso dall'Istituto Sismologico di Wuhan sia stato diramato un allarme che invitava la popolazione a prepararsi ad una forte scossa di terremoto, proprio il 12 maggio, e proprio nella provincia del Sichuan.

Pechino ha diffuso un comunicato in cui afferma che il percorso della fiaccola olimpica - attesa proprio nel Sichuan dal 13 al 19 giugno - non verrà né deviato né rallentato dal terremoto.

Questa tragica prova mostrerà al mondo, forse più delle Olimpiadi di agosto, quanto è grande questo Paese.

lunedì 12 maggio 2008

12 maggio 2008, terremoto in Sichuan

12 maggio 2008, terremoto in Sichuan
Un fiore per le povere vittime.