venerdì 23 maggio 2014

Regole e istruzioni per l’uso nei rapporti con i visitatori dalla Cina

Per comunicare e commerciare con la Cina, una volta c'era solo la Via della Seta. Ora grazie anche alle molteplici Vie della Rete, le opportunità per fare affari in Cina sono tante e aumentano ogni giorno di più, come è giusto che sia.

La Cina è forse il mercato internazionale più interessante del momento, con un’economia in impetuosa crescita e un numero di turisti e viaggiatori d'affari crescente in modo esponenziale. Visto che una delle mete preferite da parte di questo popolo è proprio il nostro Paese, cresce la probabilità di entrare in contatto con i cinesi, sia a livello personale che in campo professionale. Nei businessmen più accorti, ma anche in chi è genuinamente attratto dalla cultura cinese, cresce così l’esigenza di saperne di più su questo popolo per assumere comportamenti appropriati. Tanti aspetti della cultura cinese sono poco familiari all'italiano medio e rivestono anche un certo aspetto di curiosità: l’esigenza, naturalmente è urgente soprattutto per quanti lavorano in campo turistico o commerciale, come albergatori, ristoratori e negozianti, uomini d'affari e manager di aziende aperte all'estero. Ci sono anche tanti risvolti quotidiani che riguardano tutti, almeno dal punto di vista delle relazioni e dell’apertura culturale.

Per questo motivo su questo blog trovate molti articoli che contengono norme di galateo negli affari con i cinesi, spunti per evitare brutte figure in Cina e i suggerimenti rivolti a chi si occupa di interagire con i cinesi anche nella vita di tutti i giorni (per esempio illustrando il significato dei gesti, o le usanze cinesi con i regali). Non meno importanti sono le usanze cinesi a tavola, fulcro cruciale di ogni aspetto della società nella Terra di Mezzo.

I cinesi, turisti o viaggiatori d'affari, sono molto esigenti, con un’elevata propensione alla spesa e, soprattutto, attenti pianificatori dei loro viaggi in Occidente, soprattutto utilizzando la Rete. Dato che l’Italia è una delle mete da loro preferite e vista l’importanza numerica del flusso di persone attese nelle nostre strutture, è particolarmente importante per gli italiani attrezzarsi per accoglierli al meglio. Spero che i miei articoli in questo blog siano un’opportunità per conoscere meglio un popolo lontano e affascinante, e per relazionarsi con efficacia e cortesia con i tanti cinesi che abitano già in Italia.


Ecco quindi alcune curiosità, legate ai principali aspetti della vita quotidiana cinese.

1 – LA BUONA SORTE – E’ curioso sapere, ad esempio, che il numero 4 per i cinesi è particolarmente infausto, un po’ come per noi il 17. Il suono di questa parola è uguale a quello del termine “morte”. Meglio evitare, per esempio, di pianificare una festa il giorno 4 del mese, o assegnare a un cinese un posto o una camera che contenga questo numero. Molto meglio invece il numero 8, perché il termine coincide con fortuna e felicità. Insomma, per avere i migliori auspici, date appuntamento per l’8 agosto, magari in un luogo contrassegnato dal numero 88.

2 – CIAO, BENVENUTO - Visto che la lingua cinese è particolarmente difficile, potete accogliere un nuovo amico cinese augurandogli il benvenuto nella sua lingua (huanying guanglin), l saluti normali (buongiorno e arrivederci) non sono difficilissimi da ricordare e ci faranno bella figura: si può usare la formula “Ni Haò” e “Zai Jian” che letteralmente significano “Tu Bene” e “Ancora Vedere”.

3 – I BIGLIETTI DA VISITA – Gli orientali hanno una vera passione per questi cartoncini. Per offrirne uno, però, ci sono precise regole di cortesia: bisogna porgerlo con la scritta verso l’alto e nel senso della lettura per l’interlocutore. Si devono sempre usare due mani, in segno di deferenza.

4 - SALUTARE PER PRIMO IL CAPOFAMIGLIA - La tradizione impone questa usanza.

5 - BRINDISI – Il “cin cin” italiano per invitare al brindisi corrisponde al cinese “ganbei”, che letteralmente significa “Vuoto Bicchiere”. Naturalmente, per invitare a levare il calice, è indispensabile che contenga del vino, ma fare attenzione alla quantità che si versa nel bicchiere, specie nel caso di brindisi ripetuti!

giovedì 22 maggio 2014

Un'antica romantica leggenda cinese rivive oggi nell'installazione di Beili Liu

E' narrato in un’antica leggenda cinese che i bambini, quando nascono, hanno degli invisibili fili rossi che li connettono alle loro anime gemelle. Nel corso degli anni le loro vite si avvicinano e molto spesso riescono ad unirsi, sconfiggendo le distanze del tempo e delle culture.

L’artista cinese Beili Liu ha realizzato un’installazione site-specific dal titolo Lure Installation Series, partendo proprio da questa storia molto romantica quanto antica. L'installazione è composta da centinaia di dischetti rossi fluttuanti che, appesi a mezz’aria mediante dei fili, rappresentano l’amore e le sue connessioni.


Ogni visitatore di questa magnifica opera, passando ai lati dell’installazione, crea uno spostamento d’aria che porta i dischetti a comunicare, come in una danza amorosa, tra di loro.

La cultura cinese di oggi è tanto affascinante e complessa quanto quella di ieri.

martedì 20 maggio 2014

Mangiare cinese, istruzioni per l’uso: Istituto Confucio e Aperitivo per Expo

Mangiare cinese: istruzioni per l’uso” è il tema del laboratorio che si terrà mercoledì 21 maggio 2014 alle 18.00 (Aula P3) presso il Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione nell’ambito di “Aperitivo per Expo”.



Nell’incontro, Marta Valentini guiderà i partecipanti nella complessità della cucina cinese, mettendo in luce il suo profondo legame con la storia, la cultura, la società e talvolta persino con la lingua: verranno presentati alcuni interessanti esempi di connessione tra le parole e il cibo, per meglio assaporare il gusto di questo importante aspetto della vita quotidiana.

90 eventi per i 90 anni della Statale e per conoscere più da vicino i temi di Expo 2015: è questa la proposta del nutrito programma di eventi piccoli e grandi di Aperitivo per Expo, distribuiti - dal 19 al 25 maggio - tra i Poli didattici e le sedi storiche dell'Ateneo (Ca' Granda, Collegio S. Alessandro, Palazzo Greppi, Palazzo Resta Pallavicino) e tra orti botanici, musei e spazi d'incontro in città e sul territorio. Il 19 maggio (ore 18.00) nell’Aula Magna di via Festa del Perdono, il rettore Gianluca Vago e il delegato dell'Ateneo per Expo, Gian Vincenzo Zuccotti, introducono, con un saluto, la presentazione del contributo che la Statale ha dato alla realizzazione dell'Esposizione Universale del 2015, con il "Cluster cereali e tuberi" e il progetto del "Parco della Biodiversità".

giovedì 15 maggio 2014

Come la Cina è diventata un Paese capitalista?


IL LIBRO DA LEGGERE:
COME LA CINA E' DIVENTATA UN PAESE CAPITALISTA
di Ronald Coase e Ning Wang
IBL Libri, 2014


"Come la Cina è diventata un paese capitalista" racconta lo straordinario viaggio che la Cina ha compiuto nel corso degli ultimi trent'anni. Negli anni Settanta, quella cinese era un'economia di stampo socialista, chiusa e basata sull'agricoltura; oggi la Cina è una delle maggiori potenze economiche. Alla luce della storia economica cinese e di un'attenta analisi delle riforme avvenute dopo la morte di Mao, Ronald Coase (uno dei maggiori economisti del Novecento) e Ning Wang sostengono che i riformatori cinesi hanno accettato la "lezione" proveniente dall'Occidente seguendo il tradizionale principio pragmatico cinese del "cercare la verità a partire dai fatti".

Come la Cina è diventata un Paese capitalista?Per gli autori, il potenziale di crescita della Cina è ancora enorme, tuttavia può essere ostacolato dalla propensione dei leader del partito unico a controllare e indirizzare non solo l'economia, ma anche le idee e la vita delle persone.

Dalla seconda/terza di copertina

Ronald Coase (1910-2013), formatosi presso la London School of Economics, è stato uno dei maggiori economisti del Novecento. Molti suoi lavori – quali quelli sulla natura dell’impresa, sul faro e i beni pubblici, sulle esternalità – sono considerati di importanza fondamentale: “Il problema del costo sociale” è il saggio di economia più citato del secolo scorso. È stato insignito del Premio Nobel nel 1991.
Ning Wang è Assistant Professor presso la Facoltà di Scienze Politiche e Studi Globali della Arizona State University. È stato un importante collaboratore di Coase e oggi è Senior Fellow del Ronald Coase Institute.