Terremoto in Cina: la ricostruzione costerà 94 miliardi di euro
Saranno necessari 94 miliardi di euro per la ricostruzione della parte centrale della Cina, colpita da un potente terremoto il 12 maggio 2008. Lo ha scritto il quotidiano ufficiale China Daily.
La bozza del piano per la ricostruzione pubblicata questa settimana dalla Commissione per lo sviluppo nazionale e le riforme prevede nuove abitazioni per oltre tre milioni di unità familiari, oltre alla creazione di posti di lavoro per circa un milione di persone. Circa 3.400 scuole dell'obbligo dovranno essere ricostruite nel Sichuan e nelle province limitrofe di Gansu e Shaanxi, ha riportato il quotidiano. Su altre 2.600 saranno necessari interventi di manutenzione. Migliaia di bambini morirono a seguito del crollo delle loro scuole, costruite con materiali scadenti, provocato dal sisma. Le tragedie hanno assunto una connotazione politica, con i genitori dei bambini morti che hanno organizzato proteste per chiedere indagini.
Quasi 70mila persone persero la vita nel terremoto del 12 maggio e 5 milioni sono rimaste senza casa nelle tre province colpite: si tratta della più grave calamità naturale in Cina dell'ultima generazione.
Secondo la Xinhua, il terremoto ha provocato perdite economiche dirette per 78 miliardi di euro. Le autorità del Sichuan hanno annunciato di voler ricostruire entro tre anni le comunità; il primo ministro cinese Wen Jiabao ha aggiunto che la ricostruzione nelle altre due province dovrebbe essere completata entro il 2010.
Subito dopo il terremoto, la Cina ha istituito un fondo per la ricostruzione di 6,4 miliardi di euro. Il terremoto ha ridotto in povertà quasi un milione e mezzo di agricoltori.
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