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lunedì 7 luglio 2008

I Tulou del Fujian diventano patrimonio Unesco

Tulou, Fujian, CinaQuando, durante i colloqui tra Stati Uniti e Cina, gli americani chiesero se quelle strane costruzioni che avevano fotografato con il satellite erano o no dei silos per missili nucleari intercontinentali, i cinesi, con un sarcastico sorriso sulle labbra, spiegarono agli yankees che sì, erano fortezze, ma che non contenevano nessun missile, e sono lì da almeno 1200 anni.

Dopo la Grande Muraglia, la Città Proibita e il santuario dei panda in Sichuan e insieme ad altri 32 siti cinesi, anche i Tulou sono diventati patrimonio dell'Unesco.

Si tratta di antiche costruzioni a base circolare o rettangolare della provincia sud-orientale del Fujian, che ospitavano i clan della zona.

A dispetto degli occhiuti americani che tutto voglion sapere, i primi Tulou, sono apparsi in Cina circa 1200 anni fa. A guardare bene la loro architettura, sono più di semplici case, sono vere e proprie fortezze. Hanno forma quadrata, rettangolare, rotonda... le costruzioni, come si vede dalle foto, sono alte da 6 a 10-12 metri, su 2 o 4 piani, con una unica porta che serve sia come entrata che uscita.

Tulou, Fujian, Cina
I Tulou si trovano nella provincia del Fujian, a sud-est della Cina, sulla costa del Mar Cinese Orientale, di fronte all'isola di Taiwan. Il Fujian è una provincia grande quanto metà dell'Italia e la sua è una storia di mare e migrazioni. L'80% del territorio è montuoso, il clima è subtropicale, c'è tanta dolcissima frutta tropicale da assaggiare... Se capitate in Fujian, oltre a visitare i Tulou, non dimenticate di gustare le ottime pesche e le eccellenti ostriche. Buon appetito!

domenica 21 gennaio 2007

Energie rinnovabili, Cina prima nel mondo

La Cina corre veloce.
Dopo aver battuto tutti i record di produzione, consumi energetici e non solo, è risultata prima anche negli investimenti per le fonti rinnovabili.
Dal 2006, il governo cinese si è dato degli obiettivi ben precisi sulla percentuale di energia pulita che dovrà raggiungere. Attualmente l'apporto delle fonti rinnovabili è solamente dell'uno per cento pari a 2.700 miliardi di kW/h ma, da qui al 2010, dovrà arrivare al 10% per aumentare fino al 16% entro il 2010.

mercoledì 6 dicembre 2006

La Cina e l'ambiente

La Cina avrà 140 milioni di automobili entro il 2020, cioè 7 volte il numero attuale. Già oggi nelle megalopoli di Pechino, Shanghai, Chongqing, Canton e Shenzhen il traffico urbano è al collasso, la motorizzazione privata è la prima causa delle nubi tossiche che avvolgono i centri abitati.
16 delle 20 città più inquinate del mondo sono in Cina.
L'anno scorso la Cina ha rilasciato nell'atmosfera 26 milioni di tonnellate di anidride solforosa, più del doppio degli Usa.
La Cina brucia più carbone di Stati Uniti, Europa e Giappone messi insieme.
In media apre una nuova centrale termoelettrica ogni settimana, potente quanto basterebbe per illuminare Roma e Milano. Praticamente un quartiere di Shenzhen...
È il risultato di una formidabile crescita economica che trascina con sé l'esplosione dei consumi energetici, ma che ha anche sottratto centinaia di milioni di persone alla miseria...

Qualcosa si muove, in Cina hanno già capito: 40 centrali nucleari sono in costruzione, oltre a vasti cantieri già operativi per nuove centrali idroelettriche e ai forti investimenti per lo sviluppo dell'energia solare ed eolica.
Ma per molti anni le fonti alternative non arriveranno a fornire più del 10% del fabbisogno energetico complessivo...