domenica 13 maggio 2007

Sfregiato il ritratto di Mao!


E' tornato in libertà da appena un anno, il giornalista Yu Dongyue che il 23 maggio 1989, nel pieno delle grandi proteste della rivolta popolare, deturpò lanciando gusci d'uovo pieni di vernice di diversi colori, il grande ritratto di Mao a Tiananmen. Fu condannato a 16 anni di prigione e ha ritrovato la libertà solo l'anno scorso, ritornando a vivere libero in una Cina che sicuramente, uscendo dal suo Laogai, ha faticato a riconoscere.

Sarà prontamente "sostituito" dietro le sbarre dal suo "collega" Gu Haiou, disoccupato e originario di Urumqi, il capoluogo della provincia nordoccidentale dello Xinjang con una forte presenza musulmana, arrestato per aver sfregiato con una molotov il grande ritratto 6 metri per 3 del Grande Timoniere, che campeggia dal 1950 all'ingresso della Città Imperiale.
Sono state le agenzie di stampa straniere a dare la notizia, citando testimoni oculari, alcuni dei quali hanno parlato di fiamme che si levavano dal grande ritratto, viste da un diplomatico straniero e un fotografo che passavano in taxi nella piazza al momento dell'incidente. I testimoni hanno raccontato che il grande ritratto era avvolto dalle fiamme sul lato sinistro e che centinaia di poliziotti sono immediatamente accorsi a spegnere il fuoco e a tenere lontano la folla di curiosi.
A duecento metri dal ritratto deturpato sorge il mausoleo di Mao Zedong, e anch’esso, da un mese, è chiuso per restauri. In questo momento quindi, la piazza è dunque privata dei due simboli del passato comunista. Resta invece esposto, e per ora rispettato, il grande ritratto di Sun Yat-sen, considerato il padre della Repubblica cinese.


Nessun commento: