giovedì 16 luglio 2009

Prodi e la Cina

Prodi e la CinaNon tutti sanno che a Pechino apprezzano e si fidano di un uomo politico italiano. Romano Prodi vanta una lunga storia di ottime relazioni con gli attuali vertici del governo cinese.

Nei giorni del G8 2009 in Italia, Prodi era di nuovo a Pechino, invitato dal China Center for the Economic Exchange per parlare al Glo­bal Think Tank Summit.

Il Professore, è un altro esempio, in­segnerà alla Shanghai Busi­ness School, una delle fucine del successo economico cine­se. Il rapporto dell’ex premier con il paese del dragone sembra farsi sem­pre più stretto: a no­vembre 2008, Prodi ha parlato del­la crisi globale alla scuola cen­trale del Partito comunista, ri­cevuto con tutti gli onori an­che dal premier Wen Jiabao.

Ce n’è abbastanza da alimentare la voce di una sua possi­bile successione al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, proprio in con­siderazione degli ottimi rap­porti con la Cina.

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Speriamo di no.
Quell'uomo, pur essendo meno peggio di tanti altri, gode di un credito all'estero largamente immeritato, frutto principalmente del riuscito ingresso dell'Italia nell'euro (nessuno all'estero ci scommetteva mezzo centesimo), ottenuto però con il solo modus operandi noto a Romano, le tasse...

Wén Sēn Zuó 文森佐 ha detto...

Ciao Fabrizio,
Volevo scriverlo nel post, poi ho rinunciato perchè non ne sono troppo sicuro: ho l'impressione che i nostri amatissimi cinesi stiano ripagando l'amico Romano per le sue vecchie dichiarazioni di quando era al potere e - a nome del Governo, e prima dell'Unione Europea - dimostrava appoggio fattivo all'ipotesi di rimozione dell'embargo internazionale sulla vendita di armi.
Potrebbe essere, i cinesi hanno la memoria molto lunga, Berlusconi ne sa qualcosa.
A presto e buon Ferragosto a te e alla tua famiglia!