Prodi e la Cina
Non tutti sanno che a Pechino apprezzano e si fidano di un uomo politico italiano. Romano Prodi vanta una lunga storia di ottime relazioni con gli attuali vertici del governo cinese.
Nei giorni del G8 2009 in Italia, Prodi era di nuovo a Pechino, invitato dal China Center for the Economic Exchange per parlare al Global Think Tank Summit.
Il Professore, è un altro esempio, insegnerà alla Shanghai Business School, una delle fucine del successo economico cinese. Il rapporto dell’ex premier con il paese del dragone sembra farsi sempre più stretto: a novembre 2008, Prodi ha parlato della crisi globale alla scuola centrale del Partito comunista, ricevuto con tutti gli onori anche dal premier Wen Jiabao.
Ce n’è abbastanza da alimentare la voce di una sua possibile successione al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, proprio in considerazione degli ottimi rapporti con la Cina.
2 commenti:
Speriamo di no.
Quell'uomo, pur essendo meno peggio di tanti altri, gode di un credito all'estero largamente immeritato, frutto principalmente del riuscito ingresso dell'Italia nell'euro (nessuno all'estero ci scommetteva mezzo centesimo), ottenuto però con il solo modus operandi noto a Romano, le tasse...
Ciao Fabrizio,
Volevo scriverlo nel post, poi ho rinunciato perchè non ne sono troppo sicuro: ho l'impressione che i nostri amatissimi cinesi stiano ripagando l'amico Romano per le sue vecchie dichiarazioni di quando era al potere e - a nome del Governo, e prima dell'Unione Europea - dimostrava appoggio fattivo all'ipotesi di rimozione dell'embargo internazionale sulla vendita di armi.
Potrebbe essere, i cinesi hanno la memoria molto lunga, Berlusconi ne sa qualcosa.
A presto e buon Ferragosto a te e alla tua famiglia!
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