Pasticcio Fiat in salsa cinese
Il Dalai Lama potrebbe partecipare come ospite d'onore alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino. Le negoziazioni tra le diplomazie proseguono a piccoli passi, per gli orientali il tempo non è certo un problema e prima o poi il "problema Tibet" non sarà più un problema. Da un po' il Dalai Lama in ogni occasione dichiara che la sua linea non è certo ottenere l'indipendenza per il Tibet, ma una forma di autonomia speciale che tuteli l'antica cultura del buddismo tibetano. Dice anche che Pechino si è meritata queste Olimpiadi, e che occorre collaborare e non compromettere con inutili guerriglie urbane quanto è stato già fatto ai tavoli di negoziato di alto livello. Il quadro complessivo è confortante e io sono certo che presto sentiremo qualche altra buona notizia arrivare da Pechino e Lhasa.
In questo scenario reale e concreto, Fiat chiama Richard Gere come testimonial di un bello spot che racconta la fratellanza e la differenza tra i popoli. Di spot come questo in Cina se ne vedono a decine, per ogni prodotto e occasione.
Mentre Iveco - in Cina da decine di anni - continua a perdere quote di mercato a favore dei nuovi arrivati, i cinesi avviano le trattative per rilevare il mitico marchio Bertone, e il Gruppo Fiat pubblicizza con questo spot il prodotto chiave per il rilancio del glorioso marchio Lancia.
A corredo del lancio mediatico, il management Fiat prima dichiara di sostenere - come il testimonial dello spot - i diritti dell'oppresso popolo tibetano, poi no, è stato un frantendimento, non volevano urtare nessuno e si affretta a chiedere scusa alla Cina e ai cinesi per l'intromissione nei loro affari interni.
Da ieri sono in cerca, sui giornali cinesi che leggo quotidianamente e sulla Internet in cinese, di un segno di questa presunta irritazione a Pechino. Non ho ancora trovato nulla...
Bufala pubblicitaria, marketing di bassa lega. Perchè la Fiat deve coprirsi di ridicolo in questo modo, per un articolo sui giornali in più?
2 commenti:
Purtroppo con questa ritirata, la FIAT ha perso anche la stima degli anticinesi, oltre a quella dei cinesi per quanto contasse.
Probabilmente si tratta di un'idea marketing di Lapo :)
Ciao Fabrizio. Che tristezza, e questo sarebbe il meglio del nostro Made in Italy...
Anni fa, si vedevano in giro quasi solo furgoni Iveco Daily, ora invece la loro quota è ridotta al minimo, di veicoli commerciali Iveco recenti ne vedo pochissimi in giro, in tutta la Cina.
E non parliamo delle auto... qualche sporadica Fiat Palio e niente più.
A Ningbo confermi questa mia impressione?
Questa è la presenza Fiat in Cina. Forse adesso, grazie a Richard Gere, venderanno migliaia di Lancia Delta.... in Tibet :-)
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