Cinesi sulla Luna
E' tecnicamente possibile che la prossima bandiera ad essere piantata sul suolo lunare dopo la missione dell'Apollo 17, datata 1972, sia quella rossa a cinque stelle della Cina, piuttosto che quella a stelle e strisce degli Stati Uniti. Lo ha ammesso proprio l'amministratore dell'Agenzia spaziale americana Nasa, Michael Griffin.
"E' certamente possibile che, se lo vuole, la Cina può inviare l'uomo sulla Luna, e che può farlo, sempre che lo voglia, prima degli Stati Uniti", ha detto Griffin, interpellato sulla possibilità che Pechino riesca ad organizzare una missione umana lunare cinese, la prima ad essere compiuta dopo lo sbarco del comandante dell'Apollo 17 Eugene Cernan. Era il 14 dicembre 1972 e, da quel giorno, nessun essere umano ha più camminato sulla Luna.
"Se ne facciamo una questione di capacità tecnica, non ci sono dubbi: Pechino può farcela", ha osservato il dottor Griffin. Griffin ha quindi confermato che la Nasa, al pari di Pechino, sta lavorando a progetti per tornare a calcare il suolo lunare entro il 2020, grazie alla nuova generazione di navette spaziali denominata Orion.
Nel 2003 la Cina è diventato il terzo Paese al mondo ad avere mandato l'uomo nello spazio, dopo Usa e Russia, protagoniste della corsa allo spazio nel pieno della Guerra Fredda. Cinque anni fa l'astronauta cinese Yang Liwei è rimasto in orbita 21 ore a bordo dello Shenzhou 5.
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