Affari con la Cina, Italia assente
Undici miliardi di euro per 37 contratti firmati in Germania: è questo il primo risultato concreto della tournée di grandi imprenditori cinesi in visita in questi giorni in quattro paesi europei, oltre alla Germania anche Inghilterra, Spagna e Svizzera. La delegazione era stata annunciata dal premier cinese Wen Jiabao in occasione del suo viaggio ufficiale in Europa a fine gennaio. L'Italia non figura in questo itinerario "benefico" organizzato da Pechino, che intende anche così aiutare l'occidente a uscire dalla crisi.
La delegazione cinese ha fatto affari nei settori, auto (acquistate 37.000 Bmw e 27.000 Mercedes), meccanica, elettronica, medicale, protezione ambientale.
Germania e Cina sono i primi due esportatori mondiali e un loro accordo dà un forte segnale contro le tentazioni di protezionismo. Il ministro del Commercio, Chen De Ming, alla guida di 200 operatori economici, si recherà anche in Svizzera, Regno Unito e Spagna. Gli stessi paesi che il Primo ministro Wen Jiabao ha visitato il mese scorso. Purtroppo anche in questa volta l'Italia resta fuori dal percorso.
Intanto, anche Hong Kong è ufficialmente in recessione: l'ultimo trimestre del 2008 ha visto il Pil dell'isola cinese scendere del 2,5% su base annua.
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