Riapre la Casina cinese a Palermo
Un piccolo pezzo di Cina in Italia, a Palermo: non l'ennesima cineseria qualsiasi, ma la storica Palazzina cinese realizzata da Giuseppe Venanzio Marvuglia nel 1799 su commissione di Ferdinando IV di Borbone.
La Casina cinese del Real Parco della Favorita di Palermo, al confine con la riserva naturale di Monte Pellegrino, riapre al pubblico dopo 24 anni, al termine di un lungo e complesso lavoro di restauro.
La casa originaria, in legno, fu acquistata da Ferdinando IV di Borbone dall'avvocato Lombardo e il Marvuglia realizzò una costruzione mirabile mantenendo l'insolito, almeno per la Sicilia, stile orientale che culmina con un tetto dorato a pagoda sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terreno si trovano porticati ad arco ogivali, e la costruzione è arricchita da torrette con scale elicoidali a giorno, opera di Giuseppe Patricolo. Il tutto abbellito da campanelli, travi in legno intagliato nelle terrazze e smerli, che hanno reso più lungo e difficile il restauro.
Gli appartamenti sono distribuiti su due piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Velasquez. Si sale al primo piano con una scala esterna, là si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti, la sala da pranzo con la tavola matematica del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese dal Codardi e dal Velasquez. Al secondo piano si trovava l'appartamento della Regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato dal Silvestri. Nel 1800 si sistemò il giardino sul retro e Giuseppe Patricolo curò il tempietto cinese. La palazzina è circondata da un giardino all'italiana che abbina vasche di marmo bianco con grotte naturali alla cinese. Tra il 1800 e il 1806 vennero realizzati i due padiglioni dei cacciatori reali.
Quando fu realizzata l'Unità d'Italia la Palazzina cinese e il Parco della Favorita passarono alla Corona Sabauda e poi allo Stato e infine divennero proprietà del Comune di Palermo.
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