Speciale cinema cinese: i protagonisti
Zhang Yimou
Sorgo rosso
Nato nel 1951, direttore di fotografia, esordisce alla regia nel 1988 con l'allora controverso "Sorgo rosso". Poi si afferma come "regista di regime". La virtù: la bellezza delle scene. Il vizio: spesso la difficoltà di mandare avanti una storia.
Gong Li
La superstar
Nata nel 1965, cresciuta con la passione per la musica tradizionale cinese e per quella occidentale, sognava una carriera di cantante invece è diventata attrice. Ha debuttato sugli schermi nel 1988. Sensualissima per gli occidentali, quasi volgare, plebea, per il pubblico cinese, è oggi la grande madrina della cultura cinematografica cinese.
Ang Lee
Oscar 2006
Taiwanese di nascita (1954), è il regista preferito dai leader in Cina. Colto, sofisticato, profondo, a suo agio nella letteratura cinese come in quella occidentale, tocca corde profondissime. Pechino lo vorrebbe tutto per se, ma lui sembra attratto dall'altalena sulle due sponde del Pacifico.
Li Yang
Il "Tedesco"
Nato nel 1959, ha studiato in Germania ma pensa alla lezione spirituale del neorealismo italiano. Intellettuali e giovani funzionari lo considerano il più bravo di tutti, nel racconto delicato e crudele di vicende che vanno al cuore della Cina.
Zhang Ziyi
La "bellezza classica" cinese
Magnifica ne "La foresta dei pugnali volanti".
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