giovedì 13 agosto 2009

Biblioteche in Cina

Biblioteche in CinaNel 1949 le biblioteche cinesi erano 55. Oggi in Cina ci sono 2.777 biblioteche pubbli­che che hanno superato i 400 milioni di volumi, 3.901 sono le universitarie; istituti di ricerca, aziende e di­partimenti governativi raggiungono le 10 mila, l’esercito ne ha 94 che corrispondono ad altret­tante scuole militari. Le sindacali sono 26 mila, le ospedaliere 19 mila, quelle scolastiche 130 mila e ad esse vanno ag­giunte le raccolte del partito, delle quali non ci sono dati.

Questo sviluppo sembra incredibile, se paragonato ai ritmi occidentali. Il bello è che tutto questo è avvenuto improvvisamen­te, giacché la Biblioteca Nazionale di Pechino ha un secolo ma le altre sono state fondate in buona parte negli ultimi vent'anni. E il fe­nomeno è ancora in forte espansione!

La cultura in Cina crea lavoro. Sono stati aperti corsi per bibliotecari e si è creata una bibliografia nazionale a cominciare dal 1987, la stessa che dal 1994 è online, disponibile a tutti. Due dati che raffrontati a quelli italiani fanno im­pressione: nel Belpaese la bibliografia nazionale nacque nel 1888, e venne rifondata nel 1958, negli Usa nel 1830.

La Cina sta costituendo importanti biblioteche carta­cee utilizzando e riproducendo per scopo interno le principali pubblicazioni di carat­tere letterario, economico e scientifico del mondo. Tutte le opere più importanti sono raccolte e poi digitalizzate in Cina, dove tra non molto ci sarà la più incredibi­le raccolta di dati culturali che mai sia sta­ta tentata sul nostro pianeta. Qualche esempio? Dalle grandi storie dell’Occiden­te ai classici, dalle raccolte di leggi ai saggi strategici contemporanei — comperati, tradotti e messi online — via via fino alla letteratura e ai testi religiosi.

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