Vieni avanti Pechino - I 9 comandamenti cinesi per l'anno delle Olimpiadi
Con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, alle 19.44 del 6 febbraio prossimo circa un miliardo e mezzo di persone in giro per il mondo festeggeranno il capodanno. Salutato l'anno del maiale, i Cinesi daranno il benvenuto all'anno del topo, animale simbolo - manco a dirlo - di salute e di prosperità.
Da quel momento, anche i Cinesi saranno entrati ufficialmente nell'anno delle Olimpiadi: la preparazione per i Giochi è ormai allo sprint finale e non si possono più permettere alcun errore.
Proprio per questo il Comitato organizzatore dei Giochi ha redatto una lista di buoni propositi o, per dirla con le parole di Liu Jingmin, il vice-presidente esecutivo del Bocog, di "nove comandamenti da rispettare nel 2008".
Uno di questi è "non essere maleducati" e fare di tutto affinchè il comportamento dei tifosi di casa non disturbi i visitatori.
Un altro è "non inquinare" e migliorare quindi la qualità dell'aria che tanto preoccupa gli atleti.
Il Bocog spera inoltre che sia varato un solido piano per la sicurezza, che siano scelti volontari altamente motivati e che siano di primo livello i servizi messi a disposizione di coloro che verranno in Cina per le Olimpiadi.
Il Bocog auspica infine che siano organizzati per il meglio gli eventi culturali (tra questi include le cerimonie di apertura e di chiusura) e la staffetta della torcia olimpica.
La staffetta della torcia, che inizierà il 24 marzo, nasconde parecchie insidie, poichè i miei cari Cinesi, ambiziosissimi come sono, hanno scelto il percorso più lungo nella storia dei Giochi (137.000 chilometri!) e hanno deciso di portare la fiamma alla maggiore altitudine di sempre, gli 8.846 metri del monte Everest.
Non c'è da stupirsi, sono Cinesi.
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